Da pochi giorni abbiamo dovuto tristemente salutare la cara collega Mavi Crolle, una delle Didatte che da oltre trent’anni è stata al nostro fianco nella crescita del nostro Istituto e in particolare della sede di Venezia.
È molto triste e doloroso lasciare andare una persona speciale come è stata per tutti noi.
Da sempre colonna del nostro staff didattico, una collaboratrice e un’amica preziosa: bella, forte e positiva, con tanta grinta e passione per la vita.
Il dolore per la sua perdita è pieno di gratitudine per averla incontrata e per il cammino comune. E proprio per questo resterà sempre nel nostro cuore.
Condividiamo il nostro saluto in attesa di incontrarci al memorial day che organizzeremo per dare a tutti la possibilità di ricordarla e salutarla.
Adesso, carissima Mavi, puoi ascoltare le cose belle che da sempre sentiamo per te. E ascoltarle fino in fondo senza interromperci per l’imbarazzo e il riserbo che ti contraddistingueva.
Sei bella. Sei luminosa. Quando eri presente riempiva la stanza della tua luce, della tua vitalità, della tua competenza e della tuo intuito.
Amavi la vita. E per questo eri/sei meravigliosa. Perché amavi la vita, sì, la vita che ti aveva ferito da presto e tornava a ferirti puntualmente quasi con accanimento. Ma tu – come hanno scritto bene i tuoi familiari – non ti lasciavi abbattere, ma rinascevi ogni volta e ritrovavi la tua luce, la tua grinta, il tuo sorriso. E non tenevi l’inventario di ciò che la vita ti toglieva di volta in volta ma vibravi per le gioie che potevi prenderti. Gli amici, il sole, il buon gusto, il vino. La tua risata ci affascinava: era una cascata di vita che ci contagiava.
Amavi la vita. E questo amore ti rendeva luminosa e bella: come è stato detto, la bellezza che salva il mondo, che salva le relazioni, è la bellezza che riluce in un volto che ha sofferto e rimane buono e continua ad amare la vita.
Mavi, splendida la tua passione indomita per la vita.
E insegnavi senza dirlo ma vivendola la legge fondamentale della vita: attraversare il dolore e trasformarlo in inno alla vita.
E, a questo punto, ti faresti una bella risata quasi ad attutire il disagio di essere al centro della nostra ammirazione.
Che bellezza, che eleganza nella tua dignità. Mai a parlare tu del tuo dolore. Dovevamo essere noi a chiederti come stavi e ci dicevi qualche dettaglio senza mai indulgere alla lamentela.
Sei stata una docente didatta eccezionale. Non davi tecniche o parole agli allievi. Ma passione, competenza e chiarezza. E davi fiducia agli allievi: attendevi i loro tempi ma senza overdose di protezione. facendo emergere la forza , l’’io posso’, il potere personale.
Ti prendevi cura dei pazienti con competenza, terapeutica distanza, attenzione e grinta. I tuoi scritti, il tuo libro sulla dipendenza hanno aiutato e aiutano molti terapeuti e pazienti a comprendere e lottare contro le dipendenze. Tu non creavi dipendenza ma legami che facevano emergere l’autonomia, la forza di ogni persona che a te si affidava.
Abbiamo sempre sentita cara la tua fedeltà: sei stata fedele.
Nelle varie vicende della vita mantenevi sempre la lucidità di chi è leale e corretto. Come collega sei stata presenza preziosa. Volevi e creavi relazioni chiare dentro tessuti di amicizia vera e feconda. Anche nei momenti inevitabili di confronto – in cui sempre ci arricchivi con una visone nuova, spesso trascurata – eri sempre corretta, puntuale ma pronta a ritrovare la convergenza positiva e costruttiva delle diversità.
Il tuo sorriso intelligente, signorile a tratti esplodeva in una solenne risata che apriva la finestra del tuo ricco, colorato, musicale mondo interiore.
Tra i tanti feedback ci ha scritto proprio oggi una tua allieva: “Rimarrà nel mio cuore il suo ricordo, grande è la mia riconoscenza e gratitudine per avermi accompagnata… le parole non riescono ad esprimere tutta la stima e il bene che le volevo”. È la voce di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarti.
Che dono averti incontrato, Mavi!
Che dono i tuoi trenta anni e più nella nostra barca HCC-GTK.
Grazie di esserci stata. Grazie perché continuerai ad esserci.
Sei entrata nella nostra vita e continuerai ad arricchirla.
E… Adesso diresti: dai, andiamo avanti…
Andremo avanti… sempre con te!