Cosa sarebbe successo se Peter fosse andato in terapia?
Purtroppo sappiamo che Peter non è affatto l’unico bambino che, non avendo mai sperimentato la pienezza di essere amato, è rimasto intrappolato nell’impossibilità di diventare adulto. E proprio questa impossibilità ci fa supporre che Peter forse non sarebbe mai arrivato ad una consapevole richiesta di terapia. Non sapendo cosa gli è mancato, non riconoscendo nemmeno le tracce di questa mancanza, non avrebbe saputo riconoscere le tracce di ciò che aveva bisogno di cercare e di cui aveva bisogno per crescere.
La sua esperienza è l’assenza di un volto, la deprivazione di qualcuno che si sarebbe dovuto prendere cura, per cui il suo corpo non ha memoria di alcuna presenza significativa. Non potendo sentire il peso della nostalgia di quel che non ha avuto, né di qualcosa che non c’è più, Peter ha volato leggero fino all’isola che non c’è e gli è sembrato l’unico spazio in cui poter abitare.
Barrie ci regala una potentissima immagine: quella dell’isola felice verso cui volano anche i nostri ragazzi quando si trovano a dover sopravvivere, senza nemmeno saperlo, a quello stesso vuoto primitivo, misterioso e proprio per questo incolmabile.
Valeria Conte, E se Peter Pan fosse andato in terapia?, in The true story of Peter Pan. A kiss saves the life, 2021.